5Stelle addio


 

Il Movimento fondato dal vecchio comico Grillo e dal titolare di una piccola società informatica Dott. Casaleggio sembra essere alla fine del suo percorso politico. Esso aveva trovato nello sprovveduto elettorato italiano una grande risposta collocandosi nelle elezioni del 2018 come primo partito del Parlamento Italiano: 226 deputati e 112 senatori scelti attraverso una piattaforma informatica intitolata al filosofo francese del '700 Rousseau in base a concorrenze non chiare e spesso di minima entità.

Sembrò sulle prime una grande trovata e un rinnovamento del ceto politico italiano, come si sa, assai debole e un autentico ricambio politico parlamentare. Ma tutta questa massa di parlamentari arrivati da ogni parte d'Italia e da vari ceti sociali spesso ignorantissimi non solo delle tecniche parlamentari ma anche proprio della politica, che sembravano incazzati e pronti, secondo quanto dicevano, ad “aprire Montecitorio come una scatola di sardine” accolti da uno stipendio lordo di 14.000 € al mese si sono rapidamente adeguati e rappresentano oggi, che hanno perduto la maggior parte del loro consenso nel Paese, un blocco politicamente inerte ma assolutamente attivo nel mantenere a tutti i costi la legislatura ovviamente con le sue appendici economiche personali. Già il misero figlio, il padre è morto, di Casaleggio riceve forse meno della metà dei contributi che questi parlamentari si erano impegnati a dargli per il mantenimento della piattaforma Rousseau e l'impresa, improvvisamente dilatata, sembra poter accusare un passivo.

Gli spettacoli di natura ironico-politica che il comico Grillo aveva cominciato a dare con notevoli successi e incassi si stanno via via diradando e risultano per alcuni aspetti ripetitivi ma sopratutto poco credibili per il fatto che il Movimento si trova a partecipare largamente al governo; per di più scandali e scandaletti lo colpiscono continuamente e sono venuti soffocando quell'invocazione generica e banale alla “onestà” che caratterizzava le loro prime manifestazioni.

In più la mancanza di una idea politica, che un tempo si sarebbe chiamata ideologia, li priva di ogni solidarietà culturale e scatena invece tutte le ambizioni personali. Il risultato è che il Movimento ha avuto già molte defezioni e oggi sembra essere, secondo alcuni osservatori forse troppo speranzosi, sulla soglia di una scissione.

Ho detto troppo speranzosi i nemici dei 5Stelle perché la notevole attrazione dell'indennità parlamentare che viaggi, incarichi vari all'interno del Parlamento e ogni sorta di piccoli vantaggi può far arrivare fino a 20mila € al mese rappresentano, come già spiegati, un blocco inamovibile. Un blocco che può stare in tutti i governi, da destra a sinistra, ma che certamente, anche da parte di quelli già fuori del Movimento, si opporrà a qualsiasi soluzione che possa portare allo scioglimento delle Camere. In questo obiettivo trova un appoggio concreto e molto attivo nel Presidente del Consiglio che incurante di qualsiasi coerenza continua a governare con il sistema di rinviare quando ci sono dei contrasti e approvare quando si trova una soluzione generica ancorché poco efficace. Nomina, si capisce, commissioni di saggi ben retribuiti ma non parlamentari e quindi che non possono votare, trova il concorso dei ministri grillini e anche, perché no, di molti ministri del PD che sperano di ereditare almeno una parte dell'elettorato stellare.

Il Presidente Conte ha già dichiarato che voterà alla prossima elezione del 2022 per il rinnovo dell'attuale Presidente della Repubblica il quale dall'esterno trova lo spazio per continue dichiarazioni la cui banalità costituzionale è assoluta ma non vi è critica se non sotto la forma dell'incitamento, per il governo giallo rosso ormai stremato e affidato più che alle leggi ai decreti presidenziali e alle conferenze stampa quasi quotidiane del Presidente del Consiglio.

Tutto questo nel mezzo di una epidemia internazionale, pandemia, dove l'Italia, che ha superato ormai i 50mila morti, sta diventando leader, in relazione al numero degli abitanti, di questa tragica statistica subito dopo il Brasile il Belgio. Come al solito, spariti i procuratori della Repubblica, acquisiti a debito capitali che nel nostro Paese non si erano mai visti e che vengono tradotti in bonus da lanciare con l'elicottero non c'è altro da sperare se non nel vecchio stellone d'Italia o in un nuovo Marshall.
Ottuagenari, chiusi in casa, guardiamo la neve che cade prima di Natale segnale un tempo di buona fortuna.





N. ord. 11

Commenti

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  2. Una perfetta ricostruzione del Movimento 5 stelle dai suoi esordi ad oggi. Quella strana creatura pentestellata partorita da un comico con l'ausilio del web sta mostrando le sue tante facce. Era prevedibile che non potesse durare tanto un movimento di "pancia" senza costrutto e che i suoi membri avrebbero lasciato gli ideali al posto degli interessi e dei vantaggi economici e personali. Del resto fare politica non significa urlare, contestare, denigrare e litigare come purtroppo siamo abituati ad assistere in tv impotenti da troppo tempo. Fare politica vuol dire servire lo Stato nel solo ed esclusivo interesse collettivo, ovviamente, attraverso delle comprovate competenze, conoscenze ed attitudini. Mentre guardo la neve scendere dalla mia finestra, osservo al contempo che la politica ha fatto la fine dei politici: nel nulla.

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    1. Brava Paola, hai capito tutto. Sei intelligente ma purtroppo rara avis.

      A presto

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  3. D'accordo sui 5stelle anche se penso che continueranno a ricattare la politica italiana ancora a lungo.Saranno però ridimensionati e questo è già un bene. Dissento e sulle "banalità costituzionali "dispensare da Mattarella. Pensa se al suo posto ci fosse chi dispensa banalità anticostituzionali.

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    1. Hai ragione, per quanto riguarda Mattarella, ma tieni conto che di fronte a una situazione così degradata, oltre alle dichiarazioni si potrebbero anche produrre delle azioni senza paura per la legislatura e, soprattutto, senza interessi per la futura elezione presidenziale.

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