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Visualizzazione dei post da novembre, 2021

Trasportare l'energia sarà la fine del Medio Oriente?

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  Con l'arrivo dell'inverno si aggravano oltre che i problemi sanitari della pandemia anche quelli del maltempo che viene addebitato alle condizioni di inquinamento generali del pianeta. Ci è già capitato di osservare che le difficoltà ambientali sono prettamente collegate con l'energia e il modo con cui essa viene prodotta prevalentemente attraverso la combustione di materiali fossili. Abbiamo anche osservato che una delle strade per poter risolvere la situazione dovrebbe essere quella di recuperare produzione energetica attraverso l'opzione nucleare fino ad oggi, soprattutto dopo i fatti di Chernobyl, molto demonizzata anche per mezzo di referendum popolari. Ma un altro problema su cui si deve studiare attentamente per ricuperare valori energetici è la conservazione dell'energia la quale fino a poco tempo fa era scarsamente conservabile se non con pile poco potenti ma che oggi, grazie soprattutto alla produzione di automobili con motori elettrici, sembra trovare s

Tornare al nucleare? Forse sì.

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  La vera difficoltà dei Paesi riuniti a Glasgow in Scozia per dibattere sui problemi del clima sta nel fatto che nessuno, soprattutto dei Paesi più sviluppati, vuole rinunciare alle proprie "comodità" tenuto conto anche della reazione dell'opinione pubblica visto cosa sta succedendo per la Green Card: il ribellismo borghese come gioco delle generazioni più giovani si sta diffondendo nelle società occidentali e impaurisce i timidi politici democratici. Il problema di fondo dunque è quello dell'"energia" nel senso che senza l'energia non è possibile far sopravvivere il sistema tecnologico nel quale sempre più viviamo immersi. Poiché l'energia in massima parte oggi è originata dalla combustione di materie fossili l'inquinamento del clima sembrerebbe automatico. Dietro a tutto questo ci sono grandi interessi e formidabili pigrizie scientifiche perché è più facile estrarre metano o carbone che non studiare o produrre energia da altre fonti. I Paesi c

Ma l'ambiente chi lo fa?

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  Grande risalto hanno avuto in questi giorni le riunioni internazionali dei più importanti Paesi del mondo sul problema del Clima e del "tentativo" di frenare il degrado dell'ambiente nel nostro pianeta. Purtroppo due grandi protagonisti, la Cina e la Russia, mancavano all'appello e non si può tacere che questo fatto comprometta, perlomeno in parte, l'iniziativa volenterosa degli altri Paesi e in particolare dell'Europa. Questo blog è da sempre intestato "ai vecchi" perché abbiamo poca fiducia nei giovani a differenza delle dichiarazioni che vengono fatte con grande generosità ovunque: i giovani, che hanno la virtù inimitabile di essere giovani, non hanno esperienza né, spesso, preparazione e quindi si lasciano trascinare in manifestazioni che poi alla fine non si capisce quale risultato, se non propagandistico, possano avere. La Sig.na Greta Thunberg, per esempio parlando della Germania, non si rende conto che quasi un terzo della produzione energe