I lupi a Capalbio
Che idea sia stata da parte del WWF di immettere questo inverno nella Maremma di Capalbio un certo numero di lupi è tutta da discutere. Famigliole borghesi che hanno affittato graziose casette nei pressi della macchia, con compagnia di cagnetti ringhiosi , bambini allegri e petulanti, filippini impassibili e nonne scarmigliate e preoccupatissime, sono messe a forte rischio, divise dai feroci animali solo da un recinto di mezzo metro, percorso da una corrente elettrica a bassa intensità. Due cani sono stati già sbranati. Non che a Capalbio non si conoscessero i lupi. Non parlo di questi, che erano scomparsi dall'Ottocento, ma di quelli ben più feroci e pericolosi a due gambe, capaci rapidamente di distruggere un'immagine e una politica. Oggi, una parte di questi lupoidi cristiani è in difficoltà, in forte difficoltà, per via del Coronavirus, che produce il lockdown e impedisce le concentrazioni: è lo Spettacolo che ha subito maggiormente i danni del Covid, e sulle spiagge d