Si licet parva componere in magnam legionem

 

Si potrebbe fare, tra i lettori del nostro blog, un concorso per vedere quanti personaggi delle foto qui sopra conoscono. Non tutti saprebbero completare i nomi: eppure tutti questi personaggi, salvo marginali differenze, hanno le stesse idee politiche e gli stessi ideali.

Perché non si uniscono e non formano un partito serio che possa dare un equilibrio al nostro Paese influenzando una maggioranza che, naturalmente, non potrà mai essere composta solo da loro?

Non sono problemi di potere dettati da forze esterne, non sono problemi etnici o localisti, non sono problemi religiosi o relativi a ideologie massimaliste. Sono problemi personali: ciascuno di costoro vuole comandare. L'abbiamo già detto e ci pare il grave difetto, di intonazione sud americana, che affligge il nostro Paese o, per meglio dire, la nostra classe dirigente.

Occorrerebbe trovare un sistema organizzativo per cui le personalità, spesso fin troppo spiccate dei personaggi politici, si potessero collocare in modo da non produrre tra di loro una concorrenza disastrosa tendente ai massimi vertici. Tra l'altro occorrerebbe anche la capacità, che è stata dei grandi statisti, di comprendere le ragioni degli altri e creare una malgama accettabile da tutti pur nel mantenimento dei valori sostanziali.

Probabilmente una spinta ideale che equivalga allo spirito della riforma così come lo descrive e lo propone Max Weber e, per quanto mi riguarda, a tutte queste persone che ammiro e son pronto a seguire consiglio la lettura dei testi del pensatore tedesco (L'etica protestante e lo spirito del capitalismo - La politica come professione).

In mancanza ci troveremo a ballare, per dir così, tra venditori di gazzose e avvocati di poco valore che non sanno altro che riempirci le orecchie e le televisioni di facile retorica ma nel frattempo “l'acqua nel fiume scorre” e i problemi vengono a galla.

Come al solito facciamoci coraggio l'uno con l'altro.

(GP)

N. ord. 8