L'attualità di Bismarck

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Mi pare che sia stato Bismarck a dire che in politica i cretini fanno molti più danni dei ladri. 
La prova in epoca contemporanea potrebbe essere la Regione Lombardia, dove i corrotti (l'ex presidente è in carcere da qualche mese) hanno governato tranquillamente per otto anni. Quando sono arrivati i nemici di Bismarck, pare che non abbiano avuto la possibilità di resistere più di sei mesi. Le ragioni sono così complicate che riesce difficile spiegarle e l'attività della Procura sarà come sempre lunga e particolarmente difficile. Tra vari possibili reati, che più probabilmente sono solo tentativi di reato, e fatti che non lo sono ma che hanno determinato il caso che la Lombardia sia stata una delle regioni più colpite in Europa dalla epidemia di Covid-19. Nei fatti, naturalmente, all'italiana, c'entrano mogli, cognati, appartamenti, fondi in Svizzera, gioco al rimpiattino con il Governo Centrale, furbizie di ogni sorta e continue ostentazioni televisive che ricadranno malamente sulle spalle degli amministratori peraltro a suo tempo esaltati dall'essere riconosciuti dal giornalaio o dalla portinaia.
Timidamente, l'Opposizione chiede le dimissioni, e timida per varie ragioni: le dimissioni del Presidente comporterebbero lo scioglimento, dopo 90 giorni, dell'Istituto e le nuove elezioni. L'Opposizione non è assolutamente sicura di avere i voti per vincere. I partiti minori, numericamente quasi inesistenti, si arrampicano su qualsiasi poltroncina possibile e +Europa non ha votato le dimissioni del Presidente solamente perché spera di fare il presidente della Commissione d'Inchiesta che viene eletta dalla maggioranza, la quale però deve per legge nominare un presidente dell'Opposizione e chiede che sia "benevolo". 
Per i cittadini lombardi, percorsi ancora dal velenoso serpentello del virus, che può diventare un pitone nel prossimo autunno, è la situazione peggiore: si aprono davanti a loro ancora una volta, e forse peggiorate, le stesse scene manzoniane a cui con orrore abbiamo dovuto assistere in primavera.
Nei bar gli elettori non sanno più cosa dire e, come capita, mancando di argomenti, alzano fortissima la voce. Hanno paura, poveretti, si può dargli torto?
Si dovrebbe partire adesso, prima del peggio, presentando l'ipotesi di una lista civica europea, capolista una donna di autorevolezza nazionale, che raccolga e selezioni candidature di ogni tipo ma che intendano mettersi a disposizione della Regione rapidamente fino a che non si trovi un vaccino serio e collaudato contro il virus; collegando i provvedimenti da una parte col buon senso, dall'altra con la necessità di non soffocare le capacità produttive della Regione. Scendere cioè dalle poltroncine, andare nelle strade, convincere quelli che non vogliono votare, essere severo con i protervi e tener conto delle difficoltà quotidiane che ogni famiglia incontra per tirare avanti. Ormai il virus è conosciuto, il mondo sta lavorando contro di lui, si tratta di resistere ancora pochi mesi senza cadere nel grottesco e nel clientelare. 
Già, il clientelare: la buonanima di Marco Pannella, che Dio l'abbia in gloria, aveva già pensato a suo tempo di liberarsi dei soldi che lo Stato dava ai suoi deputati lanciandoli con un elicottero sullo stadio di Roma durante il Derby. La stessa cosa è stata fatta, per fortuna senza elicotteri, dai Ministri 5 Stelle, i quali si sono adoperati, con i decreti più vari, per dare a tutti i cittadini un po' di soldi, sperando di ottenere un ritorno di voti. Il risultato, per ora, non sembra un granché perché i soldi sono pochi, le organizzazioni statali burocratiche non riescono a sopperire a tutti i casi cosicché un terzo degli aventi diritto non ha ancora ricevuto niente. Costoro non sembrano così portati a votare per i partiti di maggioranza come questi speravano laurinamente, ma lo vedremo tra poche settimane, alle elezioni di Settembre.

Come sempre, tempi grami, cari amici, ma ce ne saranno anche di peggiori; Hindemburg se n'è reso conto personalmente quando ha dovuto ricevere nelle vesti di cancelliere il signor Adolf Hitler.

(G.P.)




N. ord. 2



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